www.flickr.com
Elementi di Mountain Photo Festival Vai all'album Flickr di Mountain Photo Festival

sabato 20 settembre 2008

AL VIA L'"OPEN YOUR MOUNTAINS DAY"



Iniziano i preparativi del "photocamp", organizzato all’interno del ‘Open Your Mountains Day’, una giornata totalmente ‘innovation oriented’ durante il ‘Mountains Photo Festival’ di Aosta.


I momenti della giornata sono divisi in due sessioni di "non conferenze" e un workshop.


Il programma generale di ‘Open Your Mountains Day: immagine e creatività’

Ore 10.00. Photocamp, una non-conferenza sul tema ‘Lo sharing pixel produce condivisione’ (Sala E-learning e Sala Colonna). Solo su iscrizione.
Ore 10.30. Workshop ‘Una montagna di idee’ con un laboratorio su creatività, immagine e innovazione che utilizza il ‘Pensiero Laterale’ (Sala Ansaldo). Solo su iscrizione.
Ore 13.00. ‘Lunch km 0’ con degustazione di prodotti del territorio valdostano e indicazione dei km percorsi da ciascun alimento. Solo su invito.
Ore 15.00. Presentazione al pubblico dei risultati del workshop fotografico ‘Montagna e desertificazione’ (Sala Cogne).

In contemporanea, all'interno della struttura, sarà proiettato ‘La scalata all’incontrario', un loop di foto e video, metafore per affinare una visione più creativa e un approccio più flessibile.

Per maggiori informazioni:
http://openyourmountainsday.wikidot.com/
http://photocamp.wikidot.com
http://montagna-di-idee.wikidot.com/


Il sito web principale del Mountain Photo Festival:
http://www.mountainphotofestival.com/

venerdì 12 settembre 2008

Partecipa e vinci con "Una montagna di pixel"

Scatta una foto ad una montagna (reale o simbolica) e fai l'upload su Pix-Yu,poi inserisci il tag"openyourmountainsday".

Le due foto più cliccate dalla community di Pix-Yu saranno pubblicate sul sito ufficiale del monutain photo festival, il primo festival italiano dedicato alla fotografia di montagna, di fianco alle foto dei più importanti fotografi internazionali.

Affrettati! Hai tempo fino al 10 Ottobre 2008!

Questo progetto è in collaborazione con "Open your mountains day".

Non perdere tempo, se hai già un account su Pix-Yu, fai l'upload delle tue foto e partecipa al progetto. Se invece non hai mai utilizzato Pix-Yu crea il tuo account in pochi istanti!

http://www.pix-yu.com/concorsi/mountainphotofestival.php

INTERVISTA A FRANCESCO ZANOT: LE MONTAGNE E GOOGLE

Abbiamo intervistato lo storico e critico della fotografia Francesco Zanot, uno dei relatori, assieme a Fabrizio Bellavista, di Psycho Research e Jean-Pierre Fosson, della Fondazione Montagna Sicura, nella tavola rotonda ‘Montagna e desertificazione’ del 23 agosto ad Aosta.
Zanot, prima di iniziare un excursus temporale sui pionieri della fotografia, affronta il tema di Google come veloce indicatore della percezione della montagna ai giorni nostri: ‘ho fatto una ricerca su Google con la query ‘montagne’ e i primi risultati usciti, sia sulla versione Italia che su quella mondo di Google, sono state unicamente fotografie di montagne prive di presenza umana. Oltretutto è interessante vedere in che modo le stesse siano state taggate all’interno del motore di ricerca: in nessun caso sono inserite descrizioni del luogo di appartenenza, sono sempre fotografie dai titoli evocativi, come se in qualche modo si cercasse di raccontare qualcosa di sé. Sembrerebbe trattarsi di un tipo di fotografia ego-riferita.’
La montagna, dunque, a livello amatoriale sembrerebbe diventare teatro delle proiezioni personali e non occasione di documentazione e riflessione sulle sue problematiche ed opportunità.

mercoledì 10 settembre 2008

Chris Steele Perkins ritrae il Monte Fuji, simbolo del Giappone

Ecco la breve intervista al fotografo inglese Chris Steele Perkins che, dopo aver viaggiato in tutto il mondo come fotoreporter, viene stregato dal Giappone soprattutto a causa di sua moglie, Miyako. E proprio sua moglie può considerarsi il fattore scatenante del lavoro sul Monte Fuji, in quanto regala a Perkins un libro di stampe dell’artista giapponese Katsushika Hokusai ‘36 vedute del Monte Fuji’, testimonianza poetica del Giappone dell’inizio del XIX secolo, dove la vita di lavoratori e guerrieri, viaggiatori e mercanti scorreva sullo sfondo del Fuji……

Intervista a Kevin Bubrinski ad Aosta: i villaggi nepalesi, una connessione tra diverse comunità montane

Abbiamo intervistato il fotografo statunitense Kevin Bubrinski chidendogli quale emozione provasse a presentare le sue fotografie sul Nepal in una città montana come Aosta.
Bubrinski ci ha spiegato che ha scattato queste foto provenienti da remoti villaggi nepalesi proprio per mostrarle ad altre persone: ‘il motivo per cui tutti i fotografi riprendono le montagne è per farle arrivare ad altre persone, altrove, creando così un ponte di comprensione e per essere dei comunicatori. La cosa più importante è connettere le montagne. E, come dice Lorenzo, ‘open your mountains’, ossia aprirsi a un mondo differente, a diverse comunità montane.’

giovedì 4 settembre 2008

I dettagli della friendship tra Pickwicki e Mountain Photo Festival

Pickwicki, la neonata community dedicata alla letteratura, ha aperto un circolo di discussione per ampliare i temi del Mountain Photo Festival, evento fotografico dedicato alle montagne del mondo, alle loro genti e alle loro culture che propone un mese di esposizioni, dal 22 Agosto al 21 Settembre 2008, in abbinamento al patrimonio archeologico e monumentale della città di Aosta.

Nell’ottica di una maggiore condivisione e scambio culturale, il Festival ha adottato una serie di canali per una migliore interazione con l’utente (wiki, ning, flickr, pickwicki, pix-yu, youtube.), un ‘ecosistema digitale’ che visualizza lo spirito del Mountain Photo Festival riassunto nello slogan ‘Open your mountains’, invito al confronto, al dialogo e allo scambio culturale sull’argomento.

Come afferma Chiara de Caro, fondatrice di Pickwicki, ‘l’ecosistema digitale è estremamente innovativo e Pickwicki vi s’inserisce perfettamente vista la sua duplice dimensione: online con la community e sul territorio con le librerie. Ciascuna componente dell’ecosistema consente agli utenti di partecipare in maniera differente alla creazione dei contenuti. Pickwicki ha reso disponibile una selezione di titoli dedicata alla montagna e alla fotografia, consente di aggiungere libri, commenti, recensioni e di partecipare attivamente all’interno di un circolo appositamente creato’.

Chiara de Caro, illustrerà l’iniziativa di Pickwicki nel photocamp ‘Lo sharing pixel produce condivisione’, una non conferenza all’interno del ‘Open Your Mountains Day’ di Sabato 20 settembre ad Aosta. Questa giornata, dedicata al connubio innovazione, creatività, ambiente e fotografia di montagna, concluderà il Mountain Photo Festival.

Iscriviti e partecipa al circolo ‘Arte e Cultura’ di Pickwicki: http://www.pickwicki.com/pages/_GroupDetail.aspx?GID=BjQMF6FOmW9S4nCp%2bCE1CA%3d%3d
Il sito ufficiale del Mountain Photo Festival:
http://www.mountainphotofestival.com

Pix-yu partecipa al Mountain Photo Festival. Fallo anche tu!

Sei un appassionato di fotografia, di montagna o, ancora meglio, di entrambe? In occasione della prima edizione del Mountain Photo Festival, ad Aosta dal 22 Agosto al 21 Settembre 2008, Pix-Yu, il primo portale di photo sharing italiano, partecipa con un invito aperto a tutti: fotografa una montagna (anche simbolica, di pura fantasia) e postala su pix-yu.com, inserendo come tag la parola chiave ‘openyourmountainsday’ (entro il 10 ottobre 2008). I due lavori più visualizzati dagli utenti della community saranno ospitati dal sito di Mountain Photo Festival accanto a grandi fotografi del mondo.

Una partnership davvero coerente, non solo per il tema comune della fotografia ma anche per il concetto di condivisione sotteso in entrambi. Se lo slogan del Mountain Photo Festival, ‘Open your mountains’, è infatti un invito al confronto, al dialogo e allo scambio culturale sulle tematiche che coinvolgono i territori di montagna di tutto il mondo, lo spirito web 2.0 dei portali di photo sharing permette agli utenti di condividere le proprie emozioni, così come spiega Daniele Florio, ideatore e realizzatore di Pix-Yu: ‘La condivisione dei propri scatti fotografici è qualcosa che ha da sempre affascinato gli appassionati di fotografia, ma non solo. Il photo sharing ha infatti una duplice funzione che permette a chiunque di avvicinarsi a questo mondo. Da una parte ci sono i fotografi e la possibilità per loro di ricevere giudizi e critiche in tempo reale da professionisti del campo, gente esperta e competente che li porterà ad imparare nuove tecniche e a migliorare, di conseguenza, i propri scatti. Dall'altra parte ci sono i navigatori che amano guardare ed apprezzare le foto e che semplicemente, e forse anche un po' inconsciamente, riconoscono ai fotografi un valore assoluto, la capacità cioè di aver saputo ben rappresentare e condividere emozioni forti come l'amore, la disperazione, la gioia, l'allegria, l'amicizia’.

Daniele Florio condividerà l’esperienza di Pix-Yu nel photocamp ‘Lo sharing pixel produce condivisione’, una non conferenza all’interno del ‘Open Your Mountains Day’ di Sabato 20 settembre. Questa giornata, dedicata al connubio innovazione, creatività, ambiente e fotografia di montagna, concluderà il Mountain Photo Festival di Aosta.

Info su ‘Una montagna di pixel’: http://www.pix-yu.com/concorsi/mountainphotofestival.php

Il sito ufficiale del Mountain Photo Festival: http://www.mountainphotofestival.com
‘Open Your Mountains Day’:
http://openyourmountainsday.wikidot.com

mercoledì 3 settembre 2008

Un’esperienza di photo sharing creativo

Il giovane artista contemporaneo Nicola Gobbetto si è prestato, in occasione del ‘Open Your Mountains Day’ all’interno del ‘Mountain Photo Festival’ di Aosta, ad un upload della propria immagine frammentata in sei diversi portali di photo sharing - il percorso per avere l’insieme è suggerito nella didascalia di ogni foto - dando vita ad un esperimento unico in Italia, che Daniele Florio, ideatore e realizzatore del portale Pix-yu, ha così commentato: ‘L'esempio dell’immagine di questo artista contemporaneo suddivisa in sei parti risulta perfettamente calzante con lo spirito della rete. Questa dispersione/condivisione in sei portali di photo sharing diversi, il cui punto di partenza è proprio Pix-yu, ripercorre la metafora di Teseo e del filo di Arianna proiettandola nel cyberspazio. Tutto ciò dimostra come il photo sharing, attraverso il valore aggiunto della creatività, possa avere molteplici interpretazioni. La stessa ‘diaspora’ delle sei foto nel web può essere interpretata anche come un esempio di identità frammentata e suddivisa’. E conclude: ‘Il nostro stesso io si viene a disperdere nel momento in cui navighiamo nelle profondità della rete, che però, paradossalmente, ci permette di essere ovunque in qualsiasi momento, annullando quindi la concezione spazio/temporale cui siamo abituati a credere’.

Il percorso dell’immagine frammentata di Nicola Gobbetto parte da:

http://www.pix-yu.com/pht/redoffice/c7kl76g3he0q//

Terminato ieri sera il duro Workshop fotografico ‘Montagna e desertificazione’

Terminato ieri sera il workshop ‘Montagna e desertificazione’ durato tre giorni.

Condotto da Luca Andreoni, insegnante di Fotografia presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università Cattolica di Milano, 10 giovani attentamente selezionati hanno dovuto affrontare le asperità dei luoghi e del clima con orari di lavoro molto impegnativi per confrontarsi con la storia dei luoghi, mettersi in gioco tra tradizione ed innovazione, ricostruire o ri-trovare situazioni o persone che contribuiscono quotidianamente allo sviluppo dei territori di Montagna.

Le testimonianze del workshop saranno presentate all’interno dell’ ‘Open Your Mountains Day’ ad Aosta alle ore 15 del 20 settembre.

http://openyourmountainsday.wikidot.com/

Luca Andreoni e il Workshop fotografico ‘Montagna e desertificazione’

Luca Andreoni, docente, intervistato sul Workshop 'Montagna e desertificazione', risponde: ‘Il deserto è un tema affascinante per il mondo contemporaneo. Abbiamo cercato di trovare anche gli aspetti positivi della desertificazione, di vederla cioè come un’opportunità o piuttosto come una narrazione complessa. Una giornata, per esempio, è stata dedicata all’osservazione e all’analisi fotografica di una realtà produttiva dal taglio tecnologico e internazionale. Un’altra al tema del turismo e a come esso sia cambiato, in quanto non più stanziale acquista uno stile frenetico, che porta a esigenze di attività già ‘pronte all’uso’. Un altro tema affrontato è quello dei cambiamenti climatici che, pur producendo una grave crisi, aprono pur tuttavia altre possibilità di fruizione di quegli spazi che prima erano riservati solo ad alpinisti esperti. Ogni problematica può avere anche delle opportunità!’. E a proposito della fotografia afferma ‘una fotografia consapevole, seria, di spessore può aiutare a capire, a vedere. Non interessa una fotografia didascalica e promozionale, ma una fotografia come strumento di conoscenza, di analisi e di riflessione’.

martedì 2 settembre 2008

Inaugurazione del Mountain Photo Festival

Più di 150 persone hanno condiviso l'inaugurazione della prima edizione del Mountain Photo Festival, che si è svolta venerdì 22 agosto 2008 al Ristorante Bataclan di Aosta.
Alla presenza dell'Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, dell'Assessore regionale alla Cultura, Laurent Viérin, del Sindaco della Città di Aosta, Guido Grimod, dell'Assessore al Turismo della Città di Aosta, Bruno Giordano, e del Direttore dell'Agenzia Contrasto, Denis Curti, abbiamo brindato all'avvio di questo ambizioso progetto e visitato in anteprima le esposizioni ospitate nelle prestigiose locations messe a disposizione dalla Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali e dalla Città di Aosta.


Trovi altre fotografie come questa su Mountain Photo Festival

Un ringraziamento a tutti gli amici e gli appassionati di fotografia intervenuti, nonché alle autorità presenti!

a.o.

Alessandro Ottenga: un museo aperto dà respiro all'arte

Il coordinatore del Mountain Photo Festival Alessandro Ottenga, ai nostri microfoni ha definito l’evento un importante lavoro per l’ampliamento della conoscenza della montagna, accomunata in tutto il pianeta dalle medesime problematiche e opportunità, ritenendo ‘spettacolare’ l’opportunità di ‘poter ammirare le esposizioni di nove grandi artisti in nove elementi patrimoniali così particolari’. La città di Aosta è infatti interpretata come museo ‘aperto’, in cui la cultura dell’immagine viene offerta al cittadino e al visitatore in abbinamento al patrimonio archeologico e monumentale della città, E conclude ‘Devo dire che l’accostamento di tante ricchezze artistiche è davvero incredibile’.

Gabriella Morelli: una visione internazionale

Abbiamo chiesto a Gabriella Morelli, capo del servizio marketing, studi e progetti speciali dell'assessorato al turismo della Regione Autonoma della Valle D’Aosta, cosa voglia dire ospitare un gran artista come Marc Riboud, che ha ripreso con tanta maestria le montagne afghane, e soprattutto cosa significhi accogliere le opere fotografiche che hanno per soggetto le montagne in un luogo come Aosta, regno per eccellenza delle montagne italiane.
La dottoressa Morelli conferma come sia proprio questo il senso dell’iniziativa: occuparsi del tema della montagna in un contesto montano. Ha, inoltre, sottolineato come questa sia la prima occasione in cui la Regione si occupa, non solo di artisti e fotografi locali, ma di fotografi che hanno ripreso le montagne di tutto il mondo. Una visione internazionale ben riassunta dal claim ‘Open Your Mountains’. Infine, conclude: “le dico la verità è una bella sensazione, siamo molto contenti dell’operazione complessiva!”.